Il 19 aprile - a pochi giorni da Pasqua - uscirà il secondo singolo di Lady Gaga, Judas, di cui in rete si trova già una demo strumentale. Subito si scatenano le polemiche, a cominciare dalla provocazione della stessa Lady Gaga che, nel video lancia provocazioni alla religione.
Non si fa attendere la risposta di un gruppo americano cristiano, che reputa l'artista senza talento e che usa queste provocazioni per fare promozione della sua canzone.
Io spesso ho ritenuto esagerate le polemiche verso la cantante, che già in passato era finita nel mirino di polemiche e critiche per alcuni suoi video spinti o per alcuni testi di accusa. Ricordate Alejandro, giusto per citarne uno?
Altri tempi oso dire, col precedente album le critiche erano perdonabili, perché le canzoni erano buone, di buon ascolto e le accuse che lanciava avevano senso. Ma ultimamente mi dà l'idea che lanci provocazioni per il gusto di farlo, per farsi pubblicità. Ad esempio cosa mi significa rompere un pupazzo di Babbo Natale in un concerto? Oppure questa nuova polemica, così lanciata dal nulla.
La canzone dalla demo mi sembra di bassa qualità confrontata ai pezzi molto più apprezzati del disco precedente. Già sono rimasto deluso da Born this way, un pezzo discotecaro senza niente di che. Cara Stefani Joanne Angelina, torna a stupirci con nuove canzoni, lascia perdere queste polemiche da bar.
l'ho sempre detto: diffidare da personaggi come questi. Sembrano creati apposta dal mercato della musica...
RispondiEliminaIl problema Cesco è che oggi dominano questi personaggi, i veri artisti si contano sulle dita. Lady Gaga non era partita male col precedente album: per lo meno non l'arrangiamento musicale non era la solita roba sentita. Ora però ha preferito fare le classiche canzoni tunze: ma sai quante ce ne sono tutte uguali? Ora poi vanno di moda dopo il successo dei Black Eyed Peas con I've got a feeling? Non se ne può più.
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