lunedì 30 gennaio 2012

Italia patria di artisti - Daniele Silvestri

Altra grande realtà del panorama italiano, parliamo di Daniele Silvestri. Il suo esordio è a Sanremo, dove lo vedremo per diversi anni. Nei giovani si distingue con L'uomo col megafono, canzone che gli vale la targa Tenco. Subito fa capire di che stoffa è fatto, canzoni per nulla banali e con un testo profondo.




Si fa subito notare tra l'altro con un'esibizione particolare con cartelli che riportano il testo, e che testo.

L'uomo e il suo megafono sembravano staccati dal mondo, lui così magro, profondo e ridicolo insieme, lo sguardo di un uomo a cui preme davvero qualcosa, e che grida un tormento reale, non per un esaurimento privato e banale, ma proprio per l'odio e l'amore, che danno colore e calore, colore e calore

E' l'inizio del successo per lui, che oltre a canzoni di denuncia, presenta anche pezzi d'amore come Le cose che abbiamo in comune o pezzi giocosi come Banalità.

1999, altro Sanremo, altro successo con Aria, canzone dove si denunciano le condizioni di vita nel carcere. Questo pezzo gli vale il premio alla critica Mia Martini. Poi nel 2002 l'esplosione definitiva con Salirò, pezzo presentato all'Ariston. Anche stavolta show con un simpatico balletto.



La sua bravura è saper alternare canzoni serie di denuncia a canzoncine simpatiche, ormai è sempre più apprezzato. Stupenda la canzone Il mio nemico, tratta sempre da Unò-Duè - da cui è presa anche salirò -.

Dopo 5 anni rieccolo ancora a Sanremo, dove presenta la paranza. Questo è un pezzo particolare perché riesce a fondere un argomento serio come quello dei latitanti, in modo sdrammatizzato e ironico. Nell'esibizione a Sanremo è memoriabile la scena in cui appaiono una serie di sosia di Silvestri. Lui ha dichiarato che avrebbe voluto cuocere la paranza in diretta, ma per motivi di sicurezza ha cambiato la gag.

Nello stesso album c'è un altro pezzo allegro che pur parla di un tema serio, quale l'omosessualità. Di Gino e l'Alfetta tra l'altro hanno pure fatto un clip dove appaiono delle immagini del Gay Pride a Roma.

Dopo l'inedito Monetine - con relativa raccolta - ecco l'ultimo album. Questa volta niente Sanremo, Scotch però è un altro successo per l'artista romano. Ma che discorsi è il singolo apripista, peccato che in radio non si sia sentito Precario è il mondo, canzone che appunto dedicata a quei lavoratori senza contratto fisso.

Infine, l'ultima canzone che segnalo sembra uno stornello romano ed è pure cantata con accento romano. Sto parlando di Testardo, tutta da ascoltare.


1 commento:

  1. Adoro Silvestri! Un artista sempre in grado non solo di intrattenere con la sua musica, ma anche di far riflettere. Scotch per me è uno degli album più belli del 2011! :-)

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