giovedì 29 marzo 2012

Italia patria di artisti: Fiorella Mannoia

Per lo stesso motivo per cui non ho parlato di Battisti, oggi evito di affrontare Mina. Invece Fiorella Mannoia merita un post.

Fiorella Mannoia ha iniziato a suonare nel 1968, presentandosi al cantagiro. Ma il successo arriva molti anni dopo, nel 1981 con Caffé nero bollente, pezzo portato all'Ariston. Qui si fa conoscere al grande pubblico, ma dobbiamo aspettare il 1984, anno in cui si ripresenta all'Ariston con Come si cambia, brano che le fa capire che la sua vocazione è il canto. Le sue sono canzoni eleganti d'autore, caratterizzate da una buona tonalità di voce.

Nel 1987 ecco quello che tuttoggi è considerato uno dei brani più famosi dell'artista: Quello che le donne non dicono, scritta da Ruggeri. E ancora l'anno dopo ecco Le notti di maggio, una delle mie preferite: il testo di Fossati è un'autentica poesia, lei le dà la giusta voce elegante che serve per un pezzo del genere.




Nel 1992 ecco I treni a vapore, album di grande successo per l'artista: l'omonimo singolo, scritto sempre da Fossati, mi fa sognare, mi fanno immaginare un vero viaggio su un treno sbuffante.

Come i treni a vapore come i treni a vapore di stazione in stazione di porta in porta e di pioggia in pioggia di dolore in dolore il dolore passerà.

Anche il cielo d'Irlanda, dello stesso disco, merita menzione. Faccio un passo indietro: nel 1989 ha ricantato in italiano con Fossati Que sarà, tradotta in italiano.

Nel 1999 ecco la cover di Sally: se Vasco aveva scelto un tono più ironico, più leggero,  la Mannoia riesce a rifarla dandole un tono più grave e profondo, a parer mio è venuta bene.

Il nuovo millennio non le porta il successo di un tempo, forse per la musica d'autore andando avanti con gli anni lo spazio inizia a diminuire, pare si punti più su motivetti banali e orecchiabili, lasciando sempre meno spazio ad artisti come lei. Io ricordo ad esempio il disco del 2006, Onda tropicale: un omaggio alla musica brasiliana, forse vi ricordate del singolo Cravo e canela.




Nel 2009 ecco per lei un singolo che le regala il giusto successo, lo stupendo duo con Noemi in l'amore si odia. Un pezzo che adoro particolarmente per la presenza di due artiste che apprezzo molto. Infine nel 2011 un altro album di inediti, di cui forse avrete sentito Io non ho paura, dove Fiorella mostra che tutti questi anni di carriera non hanno scalfito la sua classe e la sua voglia di far musica.

2 commenti:

  1. Ammazzo il tempo bevendo caffè nero bollente
    ahahaahaa quanto lo cantata io che non bevevo caffè allora!!!!
    Ho avuto modo di vedere Fiorella Mannoia in concerto in piazza bravissima, ma ritengo sia più una cantante da concerti in teatro per la sua classe ed eleganza !!
    Anche Pescatore con Bertoli mi faceva cantare
    di cuore.
    notte serena

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  2. Sì, Fiorella sarebbe da vedere in teatro, penso sarebbe un'ottima esperienza.

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