lunedì 12 marzo 2012

Italia patria di artisti - Irene Grandi

Oggi parleremo della carriera di Irene Grandi: La H non offriva nessuno che ricordo al momento, spero di non aver commesso gravi dimenticanze. Se conoscete gruppi o astisti italiani che iniziano con l'H segnalate nei commenti :-D

Dunque veniamo a lei, Irene, che inizia a farsi conoscere con Un motivo maledetto, simpatico testo dove l'artista si fissa appunto con un motivetto senza le parole. E questo è il suo originale biglietto da visita con cui si presenta a Sanremo giovani, dove porta Fuori, che al di là del 4° posto permette a lei di farsi sentire in radio. L'album contiene in particolare due pezzi, oltre le canzoni già menzionate, di particolare interesse. T.V.B. e Vai vai vai, forse una delle canzoni più romantiche scritte dall'artista.



Già perché lei unisce romanticismo, ironia, pop e pure una punta di rock. Nel 1995 l'album della consacrazione, In vacanza da una vita. Il disco è ben accolto dalla critica e vende molto, a colpi di canzoni che tuttoggi sono ben ricordate da tutti. Bum Bum è di certo il pezzo simbolo di Irene. Ma come non citare l'omonimo singolo o Dolcissimo amore: questo è un pezzo particolare per me, mi ricorda un anno, il 2002, quando ascoltavo questa canzone e pensavo ad una persona con cui mi ero da poco messo insieme.




Perdonate la parentesi personale, ma la musica è emozione e non si può parlarne senza pensare alle emozioni che regala.

Nel 1997 ecco il terzo disco, Per fortuna o purtroppo, un disco diverso dai precedenti, che dimostra la voglia di sperimentare per l'artista. Di tutte le canzoni, la più bella dell'album è Che vita è, brano diverso dagli altri, è il classico pop melodico con cui Irene riesce sempre ad emozionare.

Nel 2000 torna a Sanremo come big, cantanto La tua ragazza sempre, seconda con merito. Questo cd mostra l'anima rock di Irene, con brani come quello sanremese, ma anche con Eccezionale, brano con un testo d'amore ma con una chitarra elettrica più pesante. Nel 2001 ecco Irek, raccolta, che deve parte del suo successo anche al singolo inedito che è diventato un altro classico dell'artista. Per fare l'amore è un pezzo rock che evidenzia uno stile ancor più rockeggiato, quasi punk: basti sentire Sconvolto così. Dal Soul al rock duro, questa è Irene Grandi.

Nel 2003 ecco Prima di partire per un lungo viaggio, sesto album inedito tirato dall'omonimo singolo, il cui testo è di sicuro profondo quanto malinconico. Sono quei viaggi della vita che dobbiamo fare, anche se a volte non si vorrebbe "partire".  Nel 2005 il settimo lavoro, Indelebile. Mi spiace, ma questo disco l'ho poco colto, anche i singoli sinceramente non mi hanno detto molto. Ovviamente questo è solo il mio modo di pensare.

Invece nel 2007 grande successo di Irene Grandi. Per lanciare la nuova raccolta con brani originali, 4 Unplugged ed un paio di cover, ci pensa un brano respinto a Sanremo, che invece diventa una hit che le radio passano all'infinito. Ecco Bruci la città è bella, ha un bel sound, ha pure un bel testo, ma a tratti fatico a capirla. La radio mi ha dato modo di ascoltarla all'infinito, ma alla fine dicevo sempre "Bella, ma non l'ho capita del tutto." Ma vabbé, a volte le canzoni piacciono proprio per il testo un po' criptico.

Dopo le canzoni di Natale, il 2010 caratterizza il ritorno con un disco di inediti per Irene Grandi. Si presenta all'Ariston con un brano che mi ha fatto saltare dalla sedia. La cometa di Halley è un brano che ti prende col ritmo.




Io ti dico addio, tu mi dici ciao. Un tributo ai Beatles? Forse :-D

3 commenti:

  1. Facciamo le markette? :-D Qua si parla di Irene Grandi. Il singolo della Mou l'ho ascoltato, per ora non mi convince del tutto, lo dovrò riascoltare bene.

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